Si stima che in Italia sono circa 60.000 le persone che muoiono in seguito ad un arresto cardiaco improvviso, un numero che può essere considerevolmente ridotto se in zona ci sono soggetti capaci di effettuare la rianimazione cardiaca. In caso di arresto cardiaco infatti le manovre di riabilitazione andrebbero eseguite entro massimo 5 minuti per salvare la vittima.
La rianimazione cardio polmonare, detta anche RCP, non garantisce di salvare la vita alla persona che ha subito un arresto cardiaco ma sicuramente aumenta le sue possibilità di sopravvivenza e riduce i rischi di subire gravi danni permanenti.
Cos’è la rianimazione RCP?
L’RCP rianimazione cardiopolmonare comprende una serie di manovre finalizzate a mantenere stabile la circolazione sanguigna e trasportare l’ossigeno agli organi e ai tessuti di una persona, quando il cuore non riesce a contrarsi autonomamente e non è in grado di far fluire il sangue nei vasi sanguigni. La rianimazione cardiorespiratoria rientra nelle manovre comprese nel supporto delle funzioni vitali di base, il cosiddetto BLS (Basic Life Support).
Come rianimare una persona con la rianimazione cardiopolmonare RCP?
La manovra RCP riveste un’importanza fondamentale nell’ambito del pronto soccorso ed è richiesta nei casi in cui una persona perde coscienza. Le manovre RCP da eseguire sono principalmente due:
- compressioni toraciche
- ventilazione bocca-bocca
L’obiettivo principale di queste manovre è quello di simulare il lavoro del cuore, dei polmoni e delle vie aeree che altrimenti non riuscirebbero a garantire il corretto flusso sanguigno e il trasporto dell’ossigeno agli organi.
Così facendo si dovrebbero preservare le cellule dell’organismo dai danni o addirittura dalla morte provocati dall’assenza di ossigeno, aumentando così le probabilità di sopravvivenza della persona e riducendo i rischi di danni gravi permanenti. Le cellule del cervello, se non ricevono ossigeno per troppi minuti, rischiano infatti di subire danni gravi e di morire.
Il protocollo di rianimazione cardiopolmonare avanzato usato da medici, infermieri e professionisti prevede l’utilizzo del defibrillatore se necessario.
Quando iniziare la rianimazione cardiopolmonare di base?
Le manovre di rianimazione cardiopolmonare devono essere avviate nel momento in cui si accerta che un paziente è in arresto respiratorio. Nei neonati e nei bambini al di sotto dei 9 anni la respirazione cardio polmonare invece va eseguita anche nei casi di bradicardia, cioè una frequenza cardiaca inferiore ai 60 battiti al minuto.
La rianimazione polmonare va proseguita fino a quando il paziente non si riprende, a meno che non si verificano le seguenti situazioni:
- la circolazione riprende spontaneamente e regolarmente;
- sopraggiungono sul posto soccorritori professionali e dotati di una preparazione maggiore;
- un medico, qualificatosi come tale, dichiara che il paziente è morto;
- il soccorritore è talmente stanco da non riuscire più a continuare nelle manovre di soccorso.
RCP primo soccorso: i corsi di rianimazione cardiopolmonare
L’arresto cardiaco può colpire indistintamente chiunque e in qualsiasi situazione, per questo motivo è importante che in questi casi ci siano nei paraggi persone capaci di applicare correttamente le manovre di rianimazione.
I corsi di r.c.p. primo soccorso di Defivita sono indirizzati a professionisti e infermieri che vogliono arricchire il loro curriculum per avere maggiori sbocchi lavorativi nel settore sanitario, acquisendo tutte le nozioni principali per intervenire in caso di persone colpite da arresto cardiaco naturalmente anche al di fuori dell’ambito lavorativo.
Sono previsti anche corsi destinati alla popolazione per apprendere e conoscere le tecniche di rianimazione necessarie da applicare in casi di necessità. Nell’ambito di strutture sportive, aziende o in generale ambienti dove ci sono molte persone è di fondamentale importanza che ci siano soggetti in grado di eseguire correttamente la manovra di rianimazione e salvare vite umane.
I corsi sono tenuti da professionisti che hanno maturato una lunga esperienza sul campo per insegnare in modo semplice e intuitivo le manovre necessarie di primo soccorso tramite un percorso formativo teorico e pratico.